cuore in mano

Metodo: cuore in mano

Cuore in mano. E’ così che mi piace vivere, e lavorare.
E’ così che ho appena trascorso 4 ore su Zoom parlando di etimologia dell’ospite, aspettative, esperienze, viaggi (per me volate, spero anche per i corsisti della Piccola Scuola di Civiltà Contadina, geniale iniziativa della Cooperativa di Comunità di Biccari, con la quale è stato un immenso piacere collaborare!).


Non ho titoli mirabolanti da sventolare, anni di “rusco” e aneddoti da condividere, quelli sì. E passione che batte fuori dal petto, quando si tratta di turismo, perché non riesco a contenerla.

Per tanti anni dietro il bancone ho aiutato a realizzare sogni, cercando di trasmettere amore per la curiosità, fame di visioni allargate e differenti, rispetto per l’ambiente.


Da un po’ di tempo ho alzato il tiro, cercando di trasmettere quei valori in organizzazioni territoriali, e condividendole con operatori turistici, già al lavoro e futuri, attraverso la formazione e lo studio di progetti.

Più siamo ad alzare l’asticella, più i sogni diventano traguardi, a favore di tante persone e di aree intere.
E’ il modo che conosco, e che amo, per provare a fare la differenza.

Questo cuoricino è un souvenir (pesantissimo!) di un viaggio con un’amica a Zanzibar di 10 anni fa, saltato fuori per caso da un cassetto al momento giusto. Un decennio dopo, probabilmente sceglierei un viaggio più sostenibile, ma anche quello è stata un’esperienza che mi porto dentro.