giornata mondiale della gratitudine

21 settembre: giornata mondiale della gratitudine

Oggi è il mio compleanno. Mi è sempre piaciuto festeggiare il 21 settembre: un mese in cui il cielo è terso e l’aria limpida, un giorno in cui l’estate si allunga ancora un po’, prima di cedere all’autunno.

Finché non avevo bimbi, spesso ho festeggiato in vacanza, una volta proprio sull’aereo con un augurio a sorpresa da parte dei miei amici, (adesso che i figli ci sono e c’è la scuola, le vacanze hanno cambiato periodo, ma festeggio sempre facendo qualcosa di particolare, anche se magari non il giorno esatto).

Da qualche anno, c’è una ragione in più per cui mi piace essere nata il 21 settembre: da quando ho scoperto che è la giornata mondiale della gratitudine. C’è qualcosa di cui si può essere più grati, che della vita stessa?

Per questo, mi prendo l’impegno di compilare ogni anno una lista di cose per cui essere grata, e condividerla per moltiplicarne la positività. Ecco la riflessione di quest’anno:

Sono grata per la bellezza che ho potuto vedere nel mondo, soprattutto quest’anno che ho potuto viaggiare molto meno del solito.

Il bacio di un delfino a Cayo Blanco. E l’incanto di Cuba tutta.

Città e penisola del Capo, le cascate Vittoria.

Respirare l’odore del deserto, a Douz e Tozeur in Tunisia, o nella tempesta di sabbia a Luxor

Stupirmi per il colore degli occhi dei berberi nelle oasi di Cedikra

La nube vulcanica che mi ha consentito di scoprire Atene per la prima volta (e poi volerci tornare ancora)

Il tramonto sul Grand Canyon, la prima volta che mi sono commossa per la grandiosa e struggente bellezza del mondo.

Scoprire New York, che ti emoziona già dallo skyline mentre atterri a JFK, guidata da un local

Le serata astronomiche (a Sant’Anna di Vinadio e a Berenice)

Tifare per le tartarughine appena uscite dalle uova che corrono verso il mare (la seconda volta che l’emozione mi ha travolta fino alle lacrime)

Le buffe scimmie nasiche e i dolci orang utan malesi

Il sole che non vuole tramontare nell’estate nordica, a Stoccolma e soprattutto alle isole Faroe e in Islanda

Cercare di comprendere l’Antico Egitto dal punto di vista privilegiato del Nilo

La spiaggia completamente ricoperta di conchiglie di Mahdia

Matera, così bella da non sembrare vera

La sabbia rosa di Balos, a Creta

I vicoli di Mdina

I trulli di Alberobello

L’isola d’Elba con il suo mare di cristallo pieno di pesci

La sinuosa catena vulcanica dei Puys d’Auvergne

La Bambouseraie provenzale, dove sentirsi in Giappone senza volare lontano

Le donne intente a raccogliere alghe a Zanzibar

La luce dei quadri impressionisti esaltata dall’esposizione del Musée d’Orsay

Sono grata per aver ricevuto spesso pezzi di mondo anche stando a casa

Attraverso i regali di amici e Clienti che hanno pensato a me durante i loro viaggi. Essere nella mente di qualcuno è un dono prezioso. Ecco alcuni souvenir che ho apprezzato tantissimo e me lo ricordano:

  • Anello dall’Isola di Pasqua
  • Rhum frutto della Passione da Mauritius
  • Preparato per Mojito dalla Florida
  • Olio aromatizzato all’alloro da Cipro
  • Elefante in legno dalla Thailandia
  • Pelouche koala e canguro dall’Australia
  • Pianta al ritorno dagli USA
  • Ciondolo dai mercatini hippy di Ibiza
  • Perle dalla fabbrica di Maiorca
  • Riso aromatizzato e succo di sambuco dal Trentino
  • Shampoo solido artigianale ai profumi di Sicilia

Quest’anno ho tantissimo per cui essere grata. Nonostante il Covid, che pur con le sue dure conseguenze, mi ha insegnato qualcosa.

Ho elencato luoghi e oggetti-ricordo, volutamente non persone, perché quelle per cui sono grata sono davvero tantissime, e cerco di esprimerglielo spesso al di là dei post.

Grazie anche a te, che stai dedicando il tuo bene più prezioso, il tempo dell’attenzione, a leggere queste parole e scorrere le immagini del mio blog (dove cercherò di tornare più spesso, per condividere emozioni e spero informazioni utili).

Ricambio con affetto grande. E una fetta di torta 😉